6:40, questo era l’orario in cui dovevamo trovarci in stazione svegli, attivi e pronti a partire! 9:30, è l’orario in cui ci siamo svegliati ufficialmente (quasi tutti).
Nel lontano 2 Gennaio 2015 il Noviziato El Sestin partiva per una grande avventura, ok basta con le formalità, per farla breve abbiamo preso il treno e siamo andati fino a Bolzano che tutti sanno essere la città natale di Mozart (cit. Davide), poi autobus che ci ha condotto fino a Caldaro dove ci aspettava la funicolare che, arrampicandosi su per il monte, ci ha portato alla nostra prima tappa, da cui saremmo partiti.
Liberatici di giacche e maglioni ci siamo finalmente incamminati alla volta del Rifugio Mezzavia dove abbiamo degustato il nostro pranzo e poi di nuovo pronti a rimetterci in cammino. Arrivati alla nostra lussuosissima Malga *5 stelle, servitù inclusa* d’Amblar ci siamo rimboccati le maniche per procurarci il necessario per il nostro sostentamento cioèèèè sciogliere la neve affinchè non morissimo di sete.
Il calore del camino e l’armonia delle nostre soavi voci hanno contribuito a creare il pacifico clima di amicizia che ci unisce, scherzo ci litigavamo il fuoco e ognuno pensi a se stesso.
Cena a base di ravioli ripieni di carne di manzo tuffati in una piscina di brodo vegetale (tortellini), farina di grano duro al fumè (polenta) accompagnata da affettati misti e latticini derivati. Poi emozionante cerchio a tema “Il lavoro” (allegria portaci via) e dopo un momento di preghiera a letto.
Giorno 2, relazione dell’hotel: la reception ci sveglia con melodiose voci cantanti, colazione deludente a base di canestrelli (meglio lo zodiaco), pulire le stanze e poi di nuovo sulla strada. La giornata si prospettava piena di avventure perché la meta era scalare l’imponente Monte Roen, la strada era piena di pericoli attraverso ghiaccio scivoloso e neve alta ma questo è il modesto prezzo da pagare per avere una meravigliosa vista come quella che abbiamo avuto (il Clan non l’ha avuta ahah, tiè)!
Pranzo e si riparte con destinazione Malga di Don, ripetuto il rituale di scioglimento neve e riscaldamento, il tutto dopo un divertentissimo e super emozionante e ORIGINALE gioco nella neve, avevamo la carica necessaria per giocare a Lupus. Cena, cerchio su “l’adolescente nella società” sulla base di reazione a catena (siamo proprio dei fenomeni). Momento di preghiera e a dormire, ci aspettava una giornata faticosa.
Giorno 3: sveglia prima dell’alba, dovevamo sbrigarci; colazione, zaino e alle 8.30 eravamo già in cammino. Arrivati al Santuario di San Romedio abbiamo salutato l’orso Bruno (evviva l’originalità). Salita la scalinata del maestoso Santuario, aspettandoci un’immensa chiesa, ci ritroviamo in un monolocale che deludeva le nostre aspettative. Finita la messa ci siamo incamminati, autobus fino in stazione, treno fino a Trento dove abbiamo viaggiato con la fantasia arrivando fino ad Atene per ammirare il Partenone (cit. Laura).
Treno e rieccoci a casa dove ci aspettava il divano e un bellissimo e scintillante bagno civile. Soddisfatti del campo vissuto e sorridenti per tutti i bei momenti, aspettiamo il campo pasquale :D
Lydia & Laura