Giusto il tempo per poter digerire il pranzo di Natale ed ecco che l'alta sq. é pronta a partire per il campo invernale!
26 ragazzi carichi di energia, un bel gruppo con cui condividere queste tre giornate accompagnati dalla curiosa vita di Truman, protagonista inconsapevole di un reality show, che sta notando strani comportamenti nei suoi vicini di casa e sempre più coincidenze... vuole capire, si sente intrappolato, cerca la libertà. Questo il tema dell'attività di alta per l'anno: al campo invernale discutiamo di quanto siano veramente libere le nostre scelte, quanto dettate dalla moda o dal conformismo per poi riflettere su cosa sia veramente per noi la libertà e dove la troviamo.
Temi importanti e ricchi di sfaccettature, un bel contesto come quello di baita Arnezzo per poterne parlare e confrontarsi, e poi la spensieratezza e voglia di divertirsi che solo un campo invernale sa dare! Ci salutiamo con questa storiella, come monito, come promessa verso noi stessi, liberi di essere noi stessi!
Un uomo trovò un uovo d’aquila e lo mise nel nido di una chioccia. L’uovo si schiuse contemporaneamente a quelle della covata, e l’aquilotto crebbe insieme ai pulcini. Per tutta la vita l’aquila fece quel che facevano i polli del cortile, pensando di essere uno di loro. Frugava il terreno in cerca di vermi e insetti, chiocciava e schiamazzava, scuoteva le ali alzandosi da terra di qualche decimetro.
Trascorsero gli anni, e l’aquila divenne molto vecchia. Un giorno vide sopra di sè, nel cielo sgombro di nubi, uno splendido uccello che planava, maestoso ed elegante, in mezzo alle forti correnti d’aria, muovendo appena le robuste ali dorate. La vecchia aquila alzò lo sguardo, stupita: “Chi è quello?”, chiese. “É l’aquila, il re degli uccelli” rispose il suo vicino. “Appartiene al cielo. Noi invece apparteniamo alla terra, perchè siamo polli.”
E così l’aquila visse e morì come un pollo, perchè pensava di essere tale.